Il recente Decreto Legislativo 13 settembre 2024, n. 136 (c.d. “correttivo ter”) ha introdotto importanti novità nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, in particolare rafforzando il ruolo del “valore di liquidazione” come parametro di riferimento nella valutazione degli strumenti di regolazione della crisi.
La principale modifica riguarda l’art. 87 CCII, che ora definisce chiaramente il “valore di liquidazione” come quello realizzabile attraverso una procedura di liquidazione giudiziale. Questo chiarimento elimina le precedenti incertezze interpretative, stabilendo che tale valore deve essere ancorato alla concreta realizzazione che i beni potrebbero consentire se fossero alienati nell’ambito di una procedura giudiziale di liquidazione.
Il decreto ha inoltre modificato diverse altre disposizioni del Codice, tra cui:
– L’art. 88 sul trattamento dei crediti tributari e contributivi
– L’art. 64-bis sul piano di ristrutturazione soggetto a omologazione
– L’art. 67 sulla procedura di ristrutturazione dei debiti
– Gli artt. 84, 100 e 112 in tema di concordato preventivo
Questa riforma segna un importante cambio di paradigma, passando da un sistema basato sulla negozialità a uno imperniato su una “coattività trasversale”, dove l’autorità giudiziaria svolge un ruolo fondamentale nella valutazione della convenienza delle soluzioni proposte rispetto all’alternativa liquidatoria.
Per rendere efficace questo nuovo sistema, diventa cruciale la disponibilità di dati sulle vendite forzate. A tal proposito, il Ministero della Giustizia ha istituito una banca dati delle aste giudiziarie (BDAG) che, una volta pienamente operativa, potrà fornire informazioni preziose per determinare il valore di liquidazione dei beni nelle procedure concorsuali.
La riforma rappresenta un significativo passo avanti nella disciplina della crisi d’impresa, fornendo criteri più oggettivi e trasparenti per la valutazione delle soluzioni proposte, anche se alcuni aspetti applicativi richiederanno ulteriori perfezionamenti normativi.
Interessante su questo tema il lavoro di Benassi ilcaso.it: